domenica 16 agosto 2009

Dentro il jazz, Nel buio...



f/64 Progetto Fotografia Sardegna
in collaborazione con
Comune di Palau e Comune di Santa Teresa Gallura
presenta
Dentro il jazz
fotografie di Dario Apostoli
e
Nel buio...
fotografie di Fausto Ligios
Palau, 19/26 agosto 2009
Centro di Documentazione del Territorio
Inaugurazione mercoledì 19 agosto ore 19,00

venerdì 31 luglio 2009

Solo sale, all'infinito




f/64 Progetto Fotografia
in collaborazione con
Artemu Studio di Comunicazione e
Comune di Santa Teresa Gallura
presenta
DESERTO BIANCO
fotografie di Gianmario Cutroneo
Capo Testa, 7/14 agosto 2009
C’e' un luogo, nascosto da montagne alte fino a 5.000 metri, piatto e bianco. C’è un luogo che quando piove diventa “lo specchio più grande del mondo”. Esiste un luogo in cui le giornate scorrono senza altri rumori che il vento e la pioggia. Esiste questo luogo, un deserto immenso, bianco, di solo sale, dove senza punti di riferimento la vita non pare possibile.
Salar de Uyuni con i suoi 12,106 kmq è la pianura salata più vasta del mondo. Si estende a un’altitudine di 3653 m e occupa quasi tutta la provincia di Daniel Campos, nell'altopiano andino meridionale della Bolivia. Oggi il Salar de Uyuni è diventato un importante centro di estrazione e lavorazione del sale, in particolare nella zona dell’insediamento di Colchani, 20 km a nord-est di Uyuni. Si stima che il Salar de Uyuni contenga 10 miliardi di tonnellate di sale mentre l’impianto di Colchani ne produca ogni anno circa 20.000 tonnellate, 18.000 delle quali destinate a soddisfare le necessità dell’uomo e 2000 quelle del bestiame.
Quando la superficie è asciutta, il salar diventa una distesa di un bianco accecante dalle dimensioni inimmaginabili, ma quando c’è un po’ d’acqua riflette in modo perfetto le nuvole e il cielo azzurro dell’Altopiano facendo sparire l’orizzonte. Se in queste occasioni attraversate in automobile la pianura, ne ricaverete un’impressione strana e inquietante in quanto è facile avere l’impressione di volare tra le nuvole.
Secondo le leggende Inca nel deserto vi sono gli Ojos de Salar (occhi del deserto di sale) che inghiottivano le carovane. Si tratta di buchi nella superficie salata dai quali esce l’acqua sottostante che in certe condizioni di luce sono quasi invisibili diventando così, pericolosi.

martedì 28 luglio 2009

Riflessione sull'impermanenza delle cose


Città di Sestola
in collaborazione con Caffè Frignano, Day&Night e Caffè Degustazione

presentano

RUGGINI
Mostra fotografica di Dario Apostoli
a cura di Marisa Burchi

Sestola (Mo), 1-30 agosto 2009
Palazzina del Comandante (castello di Sestola)

"La vernice che assume la funzione di veste, non è altro che una strategia per nascondere e preservare temporaneamente un corpo soggetto al suo naturale deterioramento. Naturalmente nel tempo, le strategie per camuffare questo inevitabile processo vengono meno. La ruggine prende il sopravvento, ed è come se si vendicasse della veste che l'ha trattenuta, obbligata a stare nascosta nel tempo."
Dario Apostoli

Cartoline da Caresi






foto: immagini dalla mostra fotografica di Gianni Petta
(c) Vega Marras (c) Fausto Ligios




sabato 18 luglio 2009

Se la musica vive "Nel Buio... "


f/64 Progetto Fotografia
in collaborazione con Mastros de Lughe

presentano

Nel BUIO...
Mostra fotografica di Fausto Ligios

Sassari, 17 luglio-12 agosto 2009
spazio espositivo sede Associazione Fotografica Mastros de Lughe
via Buccari 6, Sassari


Venerdì 17 Luglio, alle ore 19.00 presso la sede-galleria “Mastros de Lughe”, verrà inaugurata “Nel Buio...”, sesta esposizione personale di fotografia organizzata dall'associazione nel 2009.La mostra, realizzata in collaborazione con l’associazione fotografica di Santa Teresa Gallura f/64 Progetto Fotografia, vuole essere, oltre che un momento di dialogo e comunicazione creato dalle immagini, una sorta di gemellaggio tra il movimento fotografico sassarese e gallurese.
Fausto Ligios presenta una serie di opere fotografiche in bianco nero, in cui ritrae musicisti avvolti dalla materia oscura, il buio.Un’interazione tra musica e fotografia, in cui le vibrazioni sonore rimangono efficacemente impresse sulla carta tramite fili di luce che creano la materia. Una luce che sfiora i personaggi, le loro mani e i loro strumenti, plasmandoli e ricreandoli.
“Nel buio… - spiega Ligios è un progetto fotografico in progress, iniziato tre anni fa è ancora in essere. Un viaggio che raccoglie volti, gesti e scorci catturati durante diverse manifestazioni jazzistiche e culturali, dove è comunque sempre presente la musica. Mischia intimità e performance di artisti più o meno noti al grande pubblico>.
Le immagini saranno in mostra presso la sede – galleria dell’associazione fotografica “Mastros de Lughe” a Sassari, in via Buccari 6, dal 17 Luglio al 12 Agosto 2009, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 (esclusa la domenica) Vernissage venerdì 17 Luglio alle ore 19.00.

Fausto Ligios è nato a Sassari nel 1973. Vive e lavora a Santa Teresa Gallura. Nel 1999 si laurea in Scienze Politiche all’Università di Sassari, indirizzo politico sociale, con una tesi sul movimento punk e le controculture giovanili. Ha conseguito un master in giornalismo e tecniche della comunicazione e uno in lingua e cultura sardaE' stato redattore presso “Il Quotidiano di Sassari” dal 1999 al 2001.Dal 2002 è giornalista professionista. Svolge la libera professione di giornalista e fotografo. Nel 2006 ha fondato a Santa Teresa Gallura l’associazione culturale f/64 progetto fotografia che tutt’ora presiede. Dal 2007 è direttore responsabile del periodico di archeologia e beni culturali “Aidu Entos”.Ha pubblicato su vari periodici a carattere regionale: Lacanas, Aidu Entos, Baia d’Ulisse, Sesuja, Librosardo, Almanacco Gallurese, Cultnews.itHa al suo attivo diverse mostre fotografiche personali e collettive: Buttìos (Libreria Dessì, Sassari 13-27 maggio 2005); Viseras (Centro di documentazione “Pietrina Cossu”) Cossoine 10-12 agosto 2007; Sardinia Jazz (Mediateca Comunale, Santa Teresa Gallura 1-9 luglio 2007); Collettiva “Storie dalla Gallura” (Sala capitolare chiostro San Francesco, Gubbio 31 ottobre-4 novembre 2007); Riti di passione (con il fotografo Gianni Petta, Mediateca Comunale, Santa Teresa Gallura 17- 24 marzo 2008).


(16 luglio 2009)





Fonte: www.cultnews.it

martedì 14 luglio 2009

Tradizioni in mostra


f/64 Progetto Fotografia
in collaborazione con Associazione Culturale "La Dispensa" e ARTEMU Studio di Comunicazione
presentano
L'AGLIOLA DI CARESI
mostra fotografica di
GIANNI PETTA
Caresi 19 luglio 2009
"Impressioni di un luogo e di un tempo remoto, una completa immersione sacrale nella natura e in un tempo incontaminato. L’agliòla, coronamento di un intero anno di lavoro nei campi, segno della raggiunta sicurezza alimentare.
Immagini veritiere ricche di quelle valenze simboliche e mitiche che appartengono alla cultura gallurese ormai quasi cancellata dal turismo smeraldino.
Immagini per capire un tempo che non c’è più, fotografie che esaltano una dimensione antropologica, per certi versi poetica, sicuramente emozionale e profonda a cui segue una riflessione sui valori del rapporto uomo-natura."

Fausto Ligios presidente f/64 Progetto Fotografia



sopra: locandina mostra

mercoledì 8 luglio 2009

Luglio in mostra

Con la bella stagione iniziano le mostre fotografiche. Anche l'f/64 non è da meno nonostante il periodo di crisi che sta stritolando un pò tutti, mondo della fotografia in primis anche se che lo è, purtrtoppo, ormai da anni.





Dunque, partiamo con qualche appuntamento: aprirà le danze Fausto Ligios (http://www.faustoligios.it/) a Sassari dal 17 luglio al 12 agosto con "Nel buio...", un progetto fotografico legato al mondo della musica. E' una mostra nata dalla collaborazione fra f/64 e Mastros de Lughe, associazione di fotografia di Sassari anch'essa paladina, passatemi il termine, della fotografia in Sardegna. 22 immagini di grande formato in bianco e nero dove l'obiettivo cambia spesso angolazione per descrivere i luoghi dove le note risuonano. Oggetti isolati dal loro contesto esprimono l’assenza o la presenza del musicista, disegnano paesaggi di ottone e di legno, di corde e metallo luccicante filtrati dal bianco e nero. Nei prossimi giorni pubblicheremo nel dettaglio tutte le info in questione.



Per il 19 luglio, ormai un appuntamento fisso, Gianni Petta (http://www.giannipetta.net/) esporrà in occasione dell'Agliola -l'antica trebbiatura del grano- il suo progetto fotografico legato proprio a questa tradizione locale. A Caresi, località vicina a Santa Teresa Gallura, è ormai da diversi anni che si rievoca questo tradizionale appuntamento con degustazione dei prodotti tipici, animazione e appunto, la mostra fotografica di Petta che, da diverso tempo, si occupa di documentare con le sue fotografie un'antica tradizione rispolverata soprattutto per incentivare il turismo in Gallura.


Per agosto c'è molta carne al fuoco, ma per il mometo accontentatevi di questo assaggino.


Sempre siano le buone intenzioni.









sopra: Assolo (c) Fausto Ligios

martedì 23 giugno 2009

Kodachrome bye bye


E’ risaputo che anche le cose più belle finiscono. La fotografia sta cambiando, e questo è normale e fisiologico. Si va avanti, cercando però sempre di non dimenticare il passato, perché le radici sono importanti. Ed ecco la notizia: Eastman Kodak Company ha annunciato che entro fine anno ritirerà dal commercio la pellicola a colori KODACHROME, concludendo così il ciclo di vita di un’icona fotografica lungo 74 anni. Le vendite sono cadute a picco (oggi kodachrome rappresenta solo l’uno per cento delle vendite totali di Kodak nel settore delle pellicole).Che dire, siamo tutti un po’ più tristi anche perché il ricordo non può non andare alle grandi fotografie scattate con questa pellicola. Come non ricordare la una giovane afgana dagli occhi verdi di Steve McCurry, il fotografo del colore, che catturò il cuore di milioni di persone in tutto il mondo quando apparve indimenticabile sulla copertina del National Geographic Magazine nel 1985.
Come tributo alla pellicola in questione, Kodak ne donerà gli ultimi rullini al George Eastman House International Museum of Photography and Film di Rochester, N.Y., che detiene la collezione più grande al mondo di fotocamere e artefatti correlati. McCurry farà delle foto con uno di questi ultimi rullini e le immagini saranno donate alla Eastman House.Per salutare la storia di questa pellicola, Kodak ha creato una galleria di immagini famose, inclusa la ragazza afgana e altre foto di McCurry; il tutto disponibile sul sito: www.kodak.com/go/kodachrometribute

sabato 6 giugno 2009

Piccoli fotografi crescono


Anche quest'anno l'f/64 ha partecipato alla quarta edizione di "Caccia alla nuvola", manifestazione pensata e organizzata dalla Lega Navale Italiana sezione di Santa Teresa Gallura. "Caccia alla nuvola" è un concorso fotografico che ha come tema proprio le nuvole. Dopo alcune lezioni tenute in classe da esperti del settore, i ragazzi della prima media di Santa Teresa, armati di una macchinetta usa e getta, in un tempo prestabilito, devono dare la caccia alle nuvole di una certa importanza e immortalarle su pellicola. Una giuria di esperti giudicherà tutti i lavori premiando chi riesce a trovare la nube più caratteristica o rara o che presenta delle particolarità metereologiche importanti.

Esiste anche una categoria denominata "Foto artistica" e gestita dall'associazione, dove a vincere sono, questa volta, le foto tecnicamente più belle, dove insomma prevale più l'estetica che l'importanza della nuvola.

Quest'anno nella categoria "Foto artistica" hanno prevalso, per ben due volte, Virgina Occhioni (primo e terzo premio ex aequo), Gianbattsita Fiornovelli (secondo premio), Riccardo Demuro (terzo premio ex aequo).


Sempre sia il futuro.



sopra: i vincitori della categoria "Foto artistica" 2009 con il presidente di f/64 (foto © Vega Marras)

venerdì 5 giugno 2009

Il mezzo e il messaggio (2)


Smanettando su You Tube ho trovato questo interessante video su Gianni Berengo Gardin (consiglio TUTTI di scaricarlo http://www.youtube.com/watch?v=fJpaH5js3Ns).

Tra le tante cose interessanti il maestro se la prende un pò con il digitale e con una ben nota casa produttrice di fotocamere (CANON ndr). Per vendere più apparecchi questa ha infatti coniato lo slogan "Non pensare, scatta!" che per Berengo Gardin è assolutamente folle.

Appoggio la mozione.

Aggiungerei che anche "Giochiamo!", sempre della stessa casa produttrice, non è male...

Scartabellando nei miei vecchi appunti di Storia della fotografia, qualche giorno fa, mi è saltata agli occhi una vecchia pubblicità della Kodak che diceva: "You push the button, we do the rest", ovvero "Voi premete il bottone, noi facciamo il resto".

Ciò che mi stupisce è che questo slogan fu coniato da George Eastman nel 1888 per presentare al mondo la prima fotocamera facile da usare per il mercato di grande consumo. Compiendo questa impresa, Eastman rese semplice e accessibile a tutti un processo complesso e difficile da gestire.

Trovarono anche una parola per esprimere tutto questo, snapshot, quello che in italiano chiamiamo istantanea e che in inglese significava lo sparo alla cieca che il cacciatore fa quando durante la battuta sente un movimento tra gli alberi, punta e spara senza mirare davvero.

Ma allora cos’è cambiato?





Sempre sia l'incertezza che ti pone degli interrogativi





sopra: vecchia pubblicità della Kodak

martedì 2 giugno 2009

Il mezzo e il messaggio


Ancora una volta, speriamo diventi un’abitudine, dedichiamo un po’ di spazio ad una notizia che ci riguarda da vicino e che ci rende veramente felici.
Dario Apostoli, fotografo e membro dell’associazione f/64, ha dato sfogo alla sua creatività e versatilità d’artista questa volta non producendo un reportage fotografico ma utilizzando ormai il mezzo che più di tutti, negli ultimi anni, è entrato prepotentemente nella nostra vita: il telefono cellulare. E’ lo ha fatto molto bene, visto che una sua opera risulta fra le 15 finaliste della quinta edizione del prestigioso Pocket Film Festival (Centro Pompidou, 11-14 giugno 2009), manifestazione internazionale organizzata dal Forum des Images di Parigi e dedicata appunto ai cellulari.

Un connubio che potrebbe sembrare inusuale quello fra telefonino e creatività che però, in questo caso, ha prodotto “Notturno”, questo il titolo dell’opera, che superando una dura selezione a livello mondiale è riuscito a piazzarsi in finale nella categoria “Sperimentale” come UNICO concorrente italiano. Già, UNICO italiano. Ora c’è solo da aspettare il 14 giugno.
Ancora una volta una testimonianza del fatto che, se hai capacità e qualcosa dentro, il mezzo, ovvero lo strumento che si utilizza per esprimersi è solo un mero accessorio.

Sempre sia la creatività.



sopra: logo del Pocket Film Festival

giovedì 14 maggio 2009

Quanto possiamo photoshoppare?


Da qualche settimana nel mondo della fotografia di reportage non si parla altro che della ormai famosa vicenda del reporter danese Klavs Bo Christensen e del suo altrettanto famoso lavoro su Haiti, escluso dal concorso Danish Photographer of the Year 2009 per “eccesso di Photoshop”.
In effetti il buon Christensen ha avuto un po’ la mano pesante, e che rimanga tra noi, secondo me lo ha fatto perché le foto originali erano un po’ scarse…;)
Il succo del discorso però è il seguente: quanto è lecito intervenire nella “alterazione” (attenzione, non manipolazione) della realtà con l’uso massiccio del famoso programma di Adobe?Personalmente non sono un patito di Photoshop. Uso una versione vecchissima e mi basta. L’alterazione, ma anche la manipolazione, in fotografia esiste da molto tempo. Non spariamo subito sul digitale perché mostri sacri come Eugene Smith e Ansel Adams, solo per citarne un paio, usavano dei bei trucchetti in camera oscura per migliorare le proprie immagini ancora prima che il digitale fosse nelle menti di chi lo ha concepito.
Sono convinto che la fotografia sia un mezzo espressivo fantastico, anche nel fotogiornalismo dove, in teoria, e sottolineo in teoria, si dovrebbe essere più oggettivi possibili.
Nel mio lavoro ho sempre cercato un linguaggio mi personale che raccontasse delle storie “vere”, con una forza espressiva ed “evocativa” che rendesse ancora più incisiva la realtà raccontata. Non ho mai sostituito o tolto niente, ma ammetto di aver usato livelli e maschere di contrasto. Mi sento sotto accusa? No, assolutamente, penso di non aver mai cambiato il senso della realtà che mi si è posta davanti.
Penso che la risposta stia nel buonsenso. E’ lecito l’utilizzo di Photoshop nella misura in cui tale alterazione non provochi una reazione spontanea di disapprovazione anche agli occhi dell’osservatore. Tengo a sottolineare il termine alterazione (dei colori) e non manipolazione della foto, qui chiaramente non esiste dibattito, sono contrario alla manipolazione, e come me credo lo siano tutti quelli che rispettano e cercano di fare questo lavoro con passione e lealtà. Sono convinto che il limite oltre il quale non è più lecito andare sia dentro di noi, anche se a volte parlare di etica del fotogiornalista è difficile. Ma questo è un altro discorso.

Sempre sia la buona fotografia.

Fausto Ligios

sopra foto: una delle immagini incriminate nelle due versioni (fonte http://www.pressefotografforbundet.dk/ © Klavs Bo Christensen)

lunedì 27 aprile 2009

Il buon vino e la botte piccola


Montelone Rocca Doria è un piccolissimo paesino situato vicino al lago Temo con poco più di 130 abitanti. E questa potrebbe essere già una notizia un pò curiosa. Nonostante le piccole dimensioni però Monteleone è un centro molto attivo, tant'è vero che in queste pagine vorrei segnalare una inziativa che merita di essere seguita. Il 1 e il 2 maggio prossimi infatti si svolgerà il primo Festival della Cultura e delle Arti, manifestazione storico – culturale promossa dallo stesso Comune per favorire la conoscenza della storia e promuovere la cultura nel proprio territorio. Una serie di iniziative che, partendo dalla storia e dall’archeologia di questo importantissimo castello del medioevo sardo, percorreranno un meraviglioso sentiero immaginario che porterà alla riscoperta del territorio e della sua storia, grazie all’eccezionale accompagnamento della musica e del teatro.
L’evento nasce dopo i recenti importanti ritrovamenti effettuati in località Sa Tanca ‘e sa Mura.
L’intervento di scavo, realizzato nell’agosto del 2008, durante un considerevole abbassamento del livello del lago artificiale, ha portato alla luce i resti di due chiese, quasi contigue tra loro, di ridotte dimensioni, che dominavano dall’alto un villaggio, forse identificabile con la villa de Tutar.

Qui sotto potete trovare il programma.




Venerdì 1 maggio 2009
Ore 9.00 Conferenza: Monteleone Rocca Doria. La storia e l’archeologia della Rocca
Medievale e del suo territorio a dieci anni dai primi interventi di scavo archeologico.
Ore 11.00 Visita guidata al castello e al borgo dei Doria.
Ore 12.00 Sfilata di auto d’epoca.
Ore 13.00 Pausa pranzo.
Ore 15.30 Presentazione della Mostra: La storia siamo noi e della rivista Quaderni di Aidu
Entos.
Ore 17.00 Visita guidata al castello e al borgo dei Doria.
Ore 21.00 Concerto dei Paranoid Eyes – Tributo ai Pink Floyd.


Sabato 2 maggio 2009
Ore 10.30 Corteo Medievale realizzato grazie alla collaborazione dell'Associazione Culturale di
Volontariato Giudicato di Torres, dell’Associazione di promozione sociale Sbandieratori e
Musici della Città dei Candelieri di Sassari e del Gruppo Medievale Quartiere Castello di
Iglesias che ci regaleranno, anche dal punto di vista scenografico, un tuffo nel medioevo
sardo. Partenza dal piazzale della chiesa di S. Antonio
Ore 12.30 Visita guidata al castello e al borgo dei Doria.
ore 13.30 Pausa pranzo.
Ore 17.00 Visita guidata al castello e al borgo dei Doria.
ore 18.30 Rappresentazione teatrale liberamente ispirata da alcuni documenti storici del XIV
secolo. Di Giangiorgio Cadoni
Ore 20.00 Giocolieri e Mangiafuoco in Piazza.Ore 21.00 Concerto dei Mariamarì


Da segnalare, per quello che ci compete, la mostra fotografica "La storia siamo noi" e la presentazione del numero 3 della rivista Aidu Entos e dei Quaderni di Aidu Entos, entrambi diretti da Fausto Ligios.


Sempre sia il buon divertimento



sopra: copertina della rivista Aidu Entos (foto © Fausto Ligios)

lunedì 13 aprile 2009

Quando il lavoro premia


Crediamo nel duro lavoro, nella passione, nelle belle idee che poi diventano fotografia, nei progetti fotografici pensati a lunga scadenza che un giorno o l'altro dovranno vedere la luce. Questo prologo era d'obbligo perchè, pur non amando le autocelebrazioni, questa volta dobbiamo fare un'eccezione alla regola e dare una notizia che ci fa immenso piacere. Una foto del nostro presidente è stata infatti premiata al primo Concorso Fotografico Carnevale 2009 di Ottana organizzato dall’Associazione Culturale Boes e Merdules, il cui tema aveva come oggetto proprio il carnevale di Ottana e le sue maschere caratteristiche. Un secondo posto che premia un progetto che Fausto Ligios sta portando avanti ormai da più di tre anni di pellegrinaggio tra i diversi paesi che durante il Carnevale si scatenano in feste e bagordi folli. Non è il primo riconoscimento che Ligios ottiene nella sua carriera di fotogiornalista. Nel 2006, pur non vincendo il Concorso, un sua foto aveva avuto il prestigioso riconoscimento da parte della versione italiana della rivista del National Geographic (cliccare qui per vedere http://ngnatura.blog.espresso.repubblica.it/concorso_national_geograp/2006/07/ex_villaggio_ir.html), così, come del resto, un'altro componente dell'associazione f/64, Gianmario Cutroneo (http://national.blog.espresso.repubblica.it/concorso_national_geograp/2006/07/corsa_a_pelo_da.html)



Sempre sia il gruppo


sopra: foto © Fausto Ligios

martedì 7 aprile 2009

Estirpare l'Isola dagli stereotipi anacronistici


L'Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari, in collaborazione col Consorzio Camù e Su Palatu-spazio culturale per la fotografia, presentano la mostra fotografica Ispantos. A journey in Sardinia di Dario Coletti , curata da Salvatore Ligios. Ospitata dal Centro Comunale d’Arte e Cultura Castello di San Michele e aperta al pubblico dal 6 aprile al 7 giugno 2009, l’esposizione propone una raccolta di 60 immagini in bianco e nero, scattate nelle diverse parti della Sardegna, dagli anni Novanta a oggi. L’attraversamento dell’isola da nord a sud, tredici anni fa, fornisce al fotografo romano l'occasione per scoprire luoghi e tradizioni di forte impatto emotivo. Attraverso il suo obiettivo, nell'esasperazione del bianco e nero, aspetti apparentemente banali ma fondamentali per chi l'isola la vive, come le navi, il mare, i nuraghi, i pastori, le miniere e i cavalli finiscono col perdere, quasi, la vocazione descrittiva per raggiungere quella più sublime dell’evocazione. Il reportage fotografico, tratto dal libro “Ispantos”, edito dalla Soter Editrice di Villanova Monteleone, è accompagnato dalle suggestioni letterarie dello scrittore Marcello Fois e da una riflessione dell’antropologo Francesco Faeta, che sul fotografo spiega: “Coletti riesce a restituirci una Sardegna non banale, fatta di segni e di sottili rapporti tra le immagini, di densi ritratti di uomini, ambienti e cose che aggirano il rischio della descrizione convenzionale e si aprono a una profonda considerazione poetica della realtà contemporanea”.

Dario Coletti (Roma, 1959) Pubblicista, lavora presso l’Istituto Superiore di Fotografia dove dirige il dipartimento di fotoreportage e ricopre la carica di vicedirettore. Le sue foto sono conservate presso la biblioteca dell'Università di Cagliari, il Mifav – Università di Roma di Tor Vergata, Centro di Studi di Storia del Lavoro di Imola e il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari. Collabora con quotidiani e settimanali italiani e stranieri.


Castello San Michele, via Sirai sn, 090121 Cagliari
orario di visita: dal martedì alla domenica dall 10 alle 13 e dalle 15 alle 18; chiuso il lunedì.Per informazioni: tel 070500655, e-mail:castellosanmichele@camuweb.it
Sopra: foto © Dario Coletti

lunedì 6 aprile 2009

Come salvarsi dalle persone maleducate?


Qualche giorno fa ho ricevuto, così come tanti altri colleghi fotografi, questa e-mail che riporto integralmente:

"Gentilissimi,
Vi scrivo per sottoporre alla Vostra attenzione alcune questioni riguardanti il Lunissanti che quest’anno cadrà il prossimo sei aprile.
Mi permetto di farlo poichè molti di Voi, come suppongo, frequentano la settimana santa a Castelsardo da tanti anni e, in questa assidua frequentazione, hanno anche consolidato rapporti di amicizia con i confratelli e i loro contorni.
E’ proprio con questo stesso spirito che desidero chiedere la Vostra collaborazione affinchè, al mattino, alla partenza dei cori e dei misteri nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, ci sia il massimo rispetto alla funzione religiosa in essere.
Infatti, anche negli anni scorsi, si notava una movimento troppo pressante verso l’altare ed il rumore di decine e decine di “scatti” provocato sia dai fotografi professionisti che da molti altri amatori.
In queste condizioni non è neppure possibile eseguire una incisione dei canti (anche per noi, questi canti “ufficiali”, sarebbero un buon ricordo) per via delle continue sovrapposizioni dello “scatto”.
Desidereremmo, il Priore insieme al Consiglio, che proprio Voi siate di esempio evitando gli scatti all’interno della Chiesa o, quantomeno, al momento e durante tutta l’esecuzione dei tre canti canonici.
Noi pensiamo che tutto il percorso della processione al mattino, l’ingresso alla Basilica di Tergu, il rientro e la processione serale per le vie del centro storico possano offrire buoni spunti per un racconto dei fatti.
Noi pensiamo anche che la ricerca esasperata dell’immagine (fotografi che si infilano “dentro” il coro oppure, altri, che fermano gli “apostoli” con i misteri per fare lo scatto) non renda neppure un buon servizio al contesto che si vuole cogliere. Il rischio di modificare il quadro degli eventi è alto. D’altra parte, concorderete con me: se dovessimo fare uno scatto dalla parte centrale della chiesa verso l’altare vedremo un “mistero” e decine di fotografi che gli stanno addosso.
D’altra parte non siamo insensibili all’importanza che l’immagine assume come mezzo di comunicazione e testimonianza degli eventi per questo chiediamo la Vostra collaborazione.
E’ possibile? Avete qualche altro suggerimento in proposito?
Vogliate gradire, con l’occasione i miei più cordiali saluti.


Castelsardo 4 aprile 2009


Giuseppe Brozzu
Priore Confraternita Oratorio Santa Croce Castelsardo"



Ritengo la richiesta del Sig. Brozzu pienamente legittima e mi sento di accoglierla a pieno, nonostante io stia dall'altra parte della barricata. E' diverso tempo che non vado più a Castelsardo proprio perchè è diventato impossibile fotografare. Tra cellulari, fotocamere compatte, presunti fotografi armati dell'ultimo modello di Nikon o Canon, la maleducazione è così fastidiosa che preferisco starmene a casa.
Il digitale ha portato la fotografia nelle case di tutti coloro che con l'analogico non si potevano permettere sviluppo e stampa delle classiche 36 pose. E questo è un bene. Poi, però, presunzione e maleducazione ci hanno messo lo zampino rovinando tutto.

Sempre sia la buona fotografia.
Fausto Ligios

Sopra: Ottana 2009 (© F.L.)

La mitraglia di Pablo Volta



Conoscevo Pablo Volta soltanto attraverso le sue spelndide fotografie della nostra isola degli anni '50. Pensavo che, ormai ottantenne, mollato pellicole e argenti, si godesse, giustamente e meritatamente, la pensione in quel di San Sperate dove vive da vent'anni. Avevo letto da qualche parte che non scattava ormai più. Peccato, avevo pensato, chissà come sarebbe oggi, con l'avvento del digitale il grande maestro....


Bè, il mio desiderio si è avverato, perchè Pablo Volta è ritornato...


A SU PALATU di Villanova Monteleone dal 4 aprile sino al 24 maggio 2009 si potrà ammirare "Zucchero amaro", la sua ultima fatica. Non più pellicola, non più bianco e nero, non più ritratti di personaggi illustri del XX secolo. La novità del "giovane" Volta e che con l'ardore di un neofita scalpitante, imbracciata una fotocamera digitale, Pablo ha creato un lavoro ex novo sfruttando questa nuova pelle. E lo ha fatto con la solita bravura, maestria e professionalità di un tempo, a dimostrazione che come ha scritto Salvatore Ligios nel catalogo della mostra che il talento quando c'è non est abba.


Durante l'inaugurazione dell'evento, ad una domanda sul suo rapporto con il digitale, il maestro ha risposto candidamente "mi sono trovato bene, il digitale offre delle possibilità che l'analogico non ha, soprattutto il fatto che non devi cambiare ogni volta rullino. Adesso mi butto in mezzo e sparo a mitraglia".

Sempre sia Pablo Volta.
Fausto Ligios
Sopra: Sonia Borsato e Pablo Volta (© F.L.)