venerdì 31 luglio 2009

Solo sale, all'infinito




f/64 Progetto Fotografia
in collaborazione con
Artemu Studio di Comunicazione e
Comune di Santa Teresa Gallura
presenta
DESERTO BIANCO
fotografie di Gianmario Cutroneo
Capo Testa, 7/14 agosto 2009
C’e' un luogo, nascosto da montagne alte fino a 5.000 metri, piatto e bianco. C’è un luogo che quando piove diventa “lo specchio più grande del mondo”. Esiste un luogo in cui le giornate scorrono senza altri rumori che il vento e la pioggia. Esiste questo luogo, un deserto immenso, bianco, di solo sale, dove senza punti di riferimento la vita non pare possibile.
Salar de Uyuni con i suoi 12,106 kmq è la pianura salata più vasta del mondo. Si estende a un’altitudine di 3653 m e occupa quasi tutta la provincia di Daniel Campos, nell'altopiano andino meridionale della Bolivia. Oggi il Salar de Uyuni è diventato un importante centro di estrazione e lavorazione del sale, in particolare nella zona dell’insediamento di Colchani, 20 km a nord-est di Uyuni. Si stima che il Salar de Uyuni contenga 10 miliardi di tonnellate di sale mentre l’impianto di Colchani ne produca ogni anno circa 20.000 tonnellate, 18.000 delle quali destinate a soddisfare le necessità dell’uomo e 2000 quelle del bestiame.
Quando la superficie è asciutta, il salar diventa una distesa di un bianco accecante dalle dimensioni inimmaginabili, ma quando c’è un po’ d’acqua riflette in modo perfetto le nuvole e il cielo azzurro dell’Altopiano facendo sparire l’orizzonte. Se in queste occasioni attraversate in automobile la pianura, ne ricaverete un’impressione strana e inquietante in quanto è facile avere l’impressione di volare tra le nuvole.
Secondo le leggende Inca nel deserto vi sono gli Ojos de Salar (occhi del deserto di sale) che inghiottivano le carovane. Si tratta di buchi nella superficie salata dai quali esce l’acqua sottostante che in certe condizioni di luce sono quasi invisibili diventando così, pericolosi.

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